I venticinque anni di storia del Moto Club Umbria si basano sulla solidità di un gruppo di lavoro che ha sempre incluso nuove figure senza mai davvero cambiare il proprio nucleo, nè i princìpi fondanti alla base di questo team.
Ci siamo trovati vent’anni fa attorno ad una stessa idea: organizzare eventi che potessero essere occasioni di conoscenza del territorio e riversando nella struttura dell’evento tutte le capacità organizzative conquistate sul campo e rafforzate dalle specifiche competenze professionali di ognuno.
intervista a Filippo Ceccucci
Presidente del Moto Club Umbria
Ultimamente non è facile trovare fermo Filippo Ceccucci, il presidente del Moto Club Umbria, da quando ha ritirato dalla concessionaria perugina Racestore la sua nuova KTM 690 Enduro l’ha subito messa al lavoro, al punto che a fine ottobre aveva praticamente già disegnato i percorsi per il Rally dell’Umbria 2020. Come si è conclusa la quarantena e le relative restrizioni è subito ripartito, questa intervista è stata presa poco prima dell’esplosione della pandemia Covid-19.
Dalla collaborazione stretta e dall’assidua frequentazione sono nate grandi amicizie che hanno contribuito a rafforzare le sinergie del gruppo fino a renderlo una macchina organizzativa agile, coordinata ed efficace.
Fondato nel 1999 dalla stessa squadra dirigente che lavora sempre in modo diretto agli eventi, oggi conta su un formidabile staff in grado di coprire tutti i ruoli dell’evento, dalle ricognizioni in moto, all’assistenza sul percorso, passando per un gruppo logistico, il Media-Team ed esperti eno-gastronomi sanno come curare l’ospitalità.
In quasi vent’anni di attività in totale armonia col territorio, il Moto Club Umbria ha costruito solidi rapporti sinergici, di stima e collaborazione con enti, istituzioni ed amministrazioni, che rispondono sempre con entusiasmo alle proposte del Moto Club Umbria.
Da oltre vent’anni tutte le attività del Moto Club Umbria godono del patrocinio della Regione Umbria e dei Comuni interessati.
la nostra storia
Nel novembre del 1999 nasce il Moto Club Umbria, con l’intento di organizzare il Rally dell’Umbria: i suoi fondatori hanno partecipato già a moltissime gare, tanto come piloti che come organizzatori assistendo altri Moto Club e la stessa F.M.I.
si svolge la prima edizione del Rally dell’Umbria, con partenza da Mantignana, è una gara ancora semplice ed acerba, ma già un successo.
Vince Matteo Graziani (KTM 300), secondo Luca Tassi (KTM 520) e terzo Franco Dal Bello (Husqvarna 125).
Come attività sportiva il Moto Club Umbria conquista i suoi primi due Campionati Italiani, grazie a Luca Tassi, vincitore dell’Assoluta Gruppo B (moto di serie) e della classe B3. Buoni piazzamenti anche da parte degli altri iscritti, Alessandro Montagni, Fabio Perugini e Stefano Gianassi.
Il secondo Rally del’Umbria parte da Pietralunga (PG) per trasferirsi poi a Corciano (Colle della Trinità) per ospitare anche l’ultima giornata del Campionato Motorally. E’ l’unica edizione che si disputa in ottobre, invece del tradizionale fine aprile/inizio maggio.
Il Rally diventa molto più maturo, e si conquista l’ammirazione per la bellezza dei percorsi, l’accuratezza del road book, la validità tecnica e l’assoluta attenzione alla sicurezza nelle prove speciali.
Vittoria di Luca Tassi (Vor 400) davanti a Matteo Graziani (KTM 300) e Enzo Manenti (Vor 503). Agonisticamente il Moto Club Umbria vince altri due Campionati Italiani, grazie ancora a Luca Tassi (400) e Stefano Gianassi (125 moto di serie).
2002 – Il terzo Rally dell’Umbria è unanimemente considerato “il rally perfetto”, meritando ampiamente di essere la gara che apre il nuovo Campionato Europeo Raid TT, composto anche dal Rally di Sardegna e dal Carpat Express Rally Raid in Romania.
Base di partenza ancora il Colle della Trinità a Corciano.
La vittoria finale è per Matteo Graziani (KTM 300), davanti a Luca Tassi (Suzuki 400) e Enzo Manenti (Yamaha 250).
I piloti del Moto Club Umbria conquistano due Campionati Europei (e molti altri piazzamenti), grazie a Luca Tassi e Gabriele Mechi.
A luglio viene inaugurata “Frìttole”, la vineria in via Alessi a Perugia che diventa immediatamente la casa del Moto Club Umbria.
Il quarto Rally dell’Umbria parte dal centro storico di Perugia e ha base all’Hotel Quattro Torri, sempre a Corciano.
Tecnicamente il Rally è ormai stabilmente considerato il più valido, la rinuncia a cancellare una prova speciale dalla navigazione molto complessa provoca malumore in molti piloti di punta, spalancando le possibilità di vittoria di un giovane promettente e molto bravo: Marco Falappi (KTM 250), secondo Adriano Groppo (Yamaha 400) e terzo Roberto Mandelli (KTM 525).
Il quinto Rally dell’Umbria vede l’inizio della collaborazione del Moto Club Umbria con l’Esercito Italiano, che sceglie la gara umbra per fare promozione alla propria attività, è un gemellaggio che testimonia una volta di più la grande qualità organizzativa.
I comuni si litigano la possibilità di avere i parchi assistenza, Marsciano, Paciano e Citerna realizzano aree di sosta che sono uno spettacolo nello spettacolo.
Vittoria per Federico Mancinelli (KTM 525) che precede Matteo Graziani (KTM 525) e Paolo Ceci (Honda 250).
La sesta edizione edizione di Rally dell’Umbria è quella che conclude la storia competitiva.
La gara è splendida, con parchi assistenza in luoghi formidabili, come Piazza San Benedetto a Norcia o il Teatro Romano a Gubbio.
Il Memorial Fabrizio Meoni, dedicato a un grande amico scomparso da poco, permette di regalare il costo di una tassa di iscrizione alla fondazione “Solidarietà in Buone Mani da lui fondata”.
Vince il VI Rally dell’Umbriaun formidabile Federico Mancinelli (KTM 525), davanti a Matteo Graziani (KTM 525) e ad Alex Zanotti (Honda 450).
Si inizia a pensare a qualcosa di diverso dalla consueta formula del Rally…
Ormai il settimo Rally dell’Umbria è già ampiamente in gestazione con addirittura quattro giornate di gara, due prove speciali che superano i 60 chilometri e le altre di oltre 30 ma i dissapori con la gestione rally della FMI diventano insanabili.
Il Moto Club si trova costretto a prendere una decisione dolorosa, ma ineluttabile: la cancellazione del VII Rally dell’Umbria.
2007 – Dall’esperienza del Rally dell’Umbria nasce Anàbasi la prima, la 1000, è un concetto completamente nuovo di fare rally: niente più agonismo ma solo una sfida contro se stessi, alla fatica fisica e mentale di trovare la propria strada lungo tre tappe da 400, 440 e 200 chilometri in progressione di difficoltà, sapendo dove si parte, ma non dove si arriva.
A suo modo, pur non essendo una gara, è sfida estrema.
Il concetto piace molto e sono in tanti a volerne osservare l’evoluzione (compresi sponsor di elevatissimo livello).
:Purtroppo qualcuno non gradisce, invidia, cattiveria, quel che volete, fatto sta che con un dispiegamento di forze totalmente spropositato: la Polizia decide di fermare tutto, senza sentire ragioni o controllare i permessi, convita della malafede del Moto Club.
Ci sono voluti più di cinque anni e due gradi di giudizio (il secondo che conferma il primo) per dimostrare davanti alla legge che tutto era in regola e l’azione era stata non solo spropositata, ma pure ingiusta.
Per il Moto Club Umbria è comunque un colpo durissimo.
Il Moto Club Umbria scopre un nuovo mondo per vivere il motociclismo: il fascino delle gare con moto “d’epoca”, dopo aver aiutato, assistito e partecipato a gare di altri Moto Club, decide di organizzare una prova di due giorni per il Trofeo Gruppo 5 Regolarità d’epoca FMI a Passignano sul Trasimeno.
La gara viene ancora ricordata come una delle migliori mai organizzate, per percorsi, prove speciali ed ambiente.
Di nuovo a Passignano, di nuovo Gruppo 5 Regolarità d’epoca, stavolta per una gara di un solo giorno. Anche questa volta la gara si dimostra un grande successo e molto gradita, e non solo ai partecipanti, ma anche alla cittadinanza, premiando la politica consueta del Moto Club Umbria di voler lavorare sempre assieme alle comunità, e cercando per quanto possibile di non infastidirle
Una nuova avventura aspetta il Moto Club Umbria, che organizza per il 1-2 giugno l’Anàbasi 300 – Rally dell’Umbria, ancora un concetto nuovo di manifestazione: una motocavalcata con road-book rivolta al pubblico degli appassionati non agonisti, cercando di valorizzare soprattutto amicizia e passione, i sentimenti che da sempre dovrebbero unire i veri motociclisti.
Dopo il grande successo dell’Anàbasi 300 questo nuovo concetto di motocavalcata prosegue con l’Anàbasi Boòn dedicata alle moto più grosse e pesanti (da cui il nome, che significa “delle vacche”), in calendario per il 28 e 29 settembre.
La seconda edizione di Anàbasi Boòn è prevista per il 7 ed 8 giugno. Un’ennesima novità era attesa per il mese di ottobre, con la Mucche dell’Appennino, inserita nel calendario turistico d’Alta Quota F.M.I. e ancora una volta dedicato alle moto da enduro “non agonistico” (peso minimo 150 Kg) e che prevedeva un lungo percorso quasi interamente in notturna alla scoperta delle strade più affascinanti dell’Umbria, ma evidentemente non si è riusciti ad attrarre sufficientemente i partecipanti, così è stata tristemente cancellata.
L’Albo d’Oro del Moto Club Umbria ottiene il suo sesto titolo di Campione Italiano grazie a Nicola Morgantini.
Ritorna l’Anànasi 300 – Rally dell’Umbria, un nuovo tentativo per rilanciare la navigazione rallystica secondo i criteri del Moto Club Umbria.
Appuntamento in apertura di stagione: 28 febbraio e 1° marzo a Piegaro.
La terza edizione dell’Anàbasi Boòn si svolge il 12/13 giugno con partenza nuovamente da Pietralunga, con l’inserimento della notturna (denominata “Mucche dell’Appennino”) e del tratto “hard” conclusivo (denominato “Toro dell’Appennino”).
Si replica il programma che ha avuto successo nell’anno precedente: di nuovo Anàbasi 300 – Rally dell’Umbria a fine febbraio con sede a Piegaro e Anàbasi Boòn a giugno a Massa Martana, comprendente Mucche dell’Appennino e Toro dell’Appennino.
La formula dell’Anàbasi 300 – Rally dell’Umbria è ormai un successo conclamato: il numero chiuso di iscritti viene raggiunto addirittura prima della fine dell’anno! Per tanti appassionati ormai l’Anàbasi 300 a fine febbraio a Piegaro è un appuntamento imperdibile per iniziare al meglio la propria stagione. Si prende invece una pausa l’Anàbasi Boòn, ma è una pausa di riflessione, perché in seguito ad un importante incontro con il Presidente della Federmoto Giovanni Copioli (a suo tempo vincitore di classe al Rally dell’Umbria) nasce l’idea di ricreare il Rally dell’Umbria, dedicato questa volta al calendario “Turismo Adventouring” FMI. La notizia è di quelle che fanno parlare, e non poco!
Annata di cambiamenti: la più che confermata l’Anàbasi 300, manifestazione che si presenta come un grande classico della disciplina, perde la denominazione “Rally dell’Umbria”: il numero chiuso si raggiunge in pochi giorni dall’apertura delle iscrizioni a conferma della straordinaria accoglienza che Anàbasi 300 ha nel cuore degli appassionati. Ad una giornata di sabato mite e soleggiata, segue una domenica sotto alla neve, che in molti affrontano per la prima volta e anche l’edizione 2018, diventa celebre!
Torna, il Rally dell’Umbria: 170 partecipanti convergono e riempiono il centro storico di Perugia con le loro moto, le più disparate: se appare anche qualche 125, la maggior parte delle moto presenti sono bicilindriche. La prima riedizione del Rally dell’Umbria registra un successo travolgente: i 1000 km di paesaggi umbri rendono felici i partecipanti, e le amministrazioni locali si innamorano di questo nuovo, grande evento cittadino.
Il Moto Club Umbria conferma i suoi due ormai celebri eventi, negli stessi luoghi e negli stessi periodi: Anàbasi 300 dal 22 al 24 febbraio a Piegaro, Rally dell’Umbria dal 25 al 28 aprile 2019 a Perugia.
Questo non è tutto, perché con la solita meticolosa passione ed esperienza il Moto Club Umbria, assieme ad altre società sportive, da vita ad un intero calendario sotto le insegne di UISP Motorismo: sul concetto di Anàbasi 300 nascono “le Vie dei Lupi” mentre Rally dell’Umbria resta la manifestazione di riferimento per “le Vie dei Bisonti”.
Le vie di Lupi & Bisonti sono un sodalizio confermato, efficiente e propositivo: anche per il Moto Club Umbria il 2020 inizia con la partecipazione a MBE Moto Bike Expo di Verona, con uno stand tutto dedicato all’adventuring accolto dal grande pubblico con un entusiasmo straordinario.
il 2020 sembra un’anno di ulteriore crescita, le iscrizioni sono già esaurite da dicembre e l’ottava edizione di Anàbasi 300 si svolge tra il 28 febbraio e 1 marzo con il solito straordinario successo.
Da lì a qualche giorno avviene l’impensabile: scatta il lock-down: la data prevista per il 9° Rally dell’Umbria (15-18 aprile 2020) vacilla e il Moto Club Umbria, ben conscio della gravità della situazione nazionale, rimanda immediatamente la data di Rally dell’Umbria.
L’esperienza, la capacità organizzativa e il pragmatismo del Moto Club Umbria si adoperano per affinare l’evento (che a già febbraio era definito in ogni dettaglio) e dopo molte valutazioni, decidono di rimandare Rally dell’Umbria al 27-30 agosto: in fondo, anche l’edizione 2001 non si era svolta ad aprile!
Che l’Umbria sia splendida anche in estate lo sanno bene anche i 150 partecipanti che concorrono al numero chiuso: le limitazioni agli spostamenti internazionali frenano il numero di partecipanti stranieri, mentre gli italiani accorrono da ogni regione per godere di una manifestazione che si conferma tra le più importanti ed amate d’Europa.
Il 2021 è un anno difficile: la pandemia e i suoi effetti raggiungono l’apice e il Moto Club Umbria non cambia atteggiamento rispetto alla gravità della situazione: Anàbasi 300 è rimandata al 2022 e Rally dell’Umbria si svolge nuovamente in estate, quando è possibile progettare e sviluppare un grande evento in modo sicuro: l’esperienza dell’anno precedente insegna che un evento “collettivo” può essere vissuto in modo individuale con grande soddisfazione, di nuovo è record di presenze con una notevole crescita di partecipanti stranieri, che raggiungono il 15% dei partenti.
Il 2022 si apre con uno spiraglio verso un ritorno ad una normalità ormai lontana quanto attesa e Anàbasi 300 torna finalmente ad aprire la stagione dei rally 2022: le iscrizioni si esauriscono di nuovo nel giro di un giorno e molti tra gli esclusi rimpiangono di non esser stati tempestivi.
L’edizione #12 è progettata con la solita cura ed esperienza ma forse beneficia di un incontenibile entusiasmo dovuto anche allo stop imposto l’anno precedente: si aprono nuove zone, si aggiunge qualche tratto più “piccante”, il road-book ai 100 metri è preciso e immediato come non mai: la tappa più lunga, del sabato, è un capolavoro che si conclude al calar del buio con i 100 partecipanti stanchi come non mai.
Rally dell’Umbria vede la sua edizione #11 tornare finalmente ad aprile: lo svolgimento estivo delle due precedenti edizioni ha prodotto delle riflessioni ed è stata un’esperienza importante per il ritorno alla data primaverile. L’aspetto turistico del Rally dell’Umbria continua a far brillare l’Umbria, passando quest’anno per Piazza Grande a Gubbio durante la prima tappa, contrassegnata da un tempo capriccioso che rende l’itinerario vivace e tutt’altro che noioso!
Rally dell’Umbria si conferma un grande evento europeo che esaurisce le iscrizioni in appena un mese forte anche del 40% di partecipazioni straniere.